Morning Chronicle - A Milano in mostra il genio visionario di Franco Moschino

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A Milano in mostra il genio visionario di Franco Moschino
A Milano in mostra il genio visionario di Franco Moschino

A Milano in mostra il genio visionario di Franco Moschino

Esposizione promossa dall'Art Directors Club italiano

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A trent'anni dalla sua scomparsa, una mostra celebra a Milano 'Franco Moschino. Il genio visionario'. Ideata e promossa dall'Art Directors Club italiano, con il patrocinio del Comune di Milano, l'esposizione che aprirà il 22 novembre alla MyOwnGallery di Superstudio presenterà uno sguardo inedito sul designer attraverso le foto di Stefano Pandini e sarà visitabile gratuitamente fino al 19 dicembre. A raccontare la storia e l'anticonformismo di Moschino non solo foto, ma anche un film e video interviste con importanti protagonisti della cultura come Manuel Agnelli. La mostra, curata da Giuseppe Mastromatteo, vicepresidente di Adci e Pierpaolo Pitacco, socio Adci, contribuirà anche a raccogliere fondi per l'hospice di Abbiategrasso, sostenuto dalla fondazione Moschino. "Questa mostra è il tributo doveroso da parte dell'Art Directors Club Italiano a un genio visionario e, a trent'anni dalla sua scomparsa, vuole riportare al centro dell'attenzione di tutti il suo contributo alla società" commenta Mastromatteo. "Franco Moschino - sottolinea - ha incarnato l'intersezione perfetta di diverse discipline: stilista, pubblicitario, pittore, critico sociale e filosofo contemporaneo. Ha giocato con l'arte, il design e la provocazione per sovvertire le aspettative, cambiando il corso della moda. E non è un caso che anche nella comunicazione abbia lasciato un segno indelebile, con campagne pubblicitarie che sono diventate vere e proprie icone di rottura". In tempi non sospetti, "è stato un pacifista convinto e un precursore di temi come l'ecologia, abbracciandoli ben prima che diventassero un trend globale". Anche perché - e questa è la lezione che ha lasciato - "non aveva paura di scuotere gli animi, perché sapeva che l'ansia di piacere a tutti è nemica della creatività. La sua arma più potente era l'ironia, perché lui sapeva che sorridere - conclude il curatore della mostra - è un atto di disobbedienza".

R.Berrycloth--MC-UK