Ingv, serve chiara azione di prevenzione per le calamità
In commissione al Senato, 'introdurre libretto del fabbricato'
"Qualsiasi tipo di ricostruzione deve prevedere una rapidità d'intervento e una valorizzazione delle conoscenze scientifiche, che forse andrebbe inserita nella legge quadro, finalizzate a un risparmio futuro, perché gli eventi calamitosi ritorneranno". Lo ha detto Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv, parlando in commissione Ambiente del Senato nell'ambito delle audizioni sul ddl 1294 (la legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità). Questa, ha detto è "utile e opportuna". Per il presidente dell'Ingv, occorre una "chiara azione di prevenzione e mitigazione del rischio, non solo l'attività emergenziale, che è fondamentale". Sul fronte dei terremoti, ha ricordato ogni secolo in Italia si verificano 20-25 terremoti di magnitudo oltre 5.5. "Dobbiamo aspettarci il prossimo terremoto e prepararci perché ci saranno sempre nuove emergenze sismiche in Italia, per non parlare degli eventi meteo sempre più frequenti e intensi" ha detto Doglioni, secondo cui è quindi "indispensabile e necessaria un'approfondita analisi delle aree a maggiore rischio", da parte di competenze "finalizzate ad attività di prevenzione a medio-breve e soprattutto lungo termine". Doglioni pensa "non solo alle reti professionali, ma anche ad enti di ricerca e Atenei". Un ruolo "innovativo", inoltre, lo può giocare il dipartimento Casa Italia. Infine, il presidente Ingv auspica l'introduzione del "libretto del fabbricato"; che permetterebbe un "salto organizzativo straordinario per l'Italia", rappresentando un "importante elemento per ricostruire la storia" di un immobile sia dal punto di vista strutturale che del contesto di pericolosità, "e renderlo meno vulnerabile ai prossimi eventi".
Q.Young--MC-UK