Dopo gli arresti per le torture, al Beccaria 47 nuove guardie
Rinforzi inviati dal Dipartimento per la Giustizia minorile
Sono 47 gli agenti di polizia penitenziaria in arrivo entro la prossima settimana nel carcere Beccaria di Milano, al centro dell'indagine della Procura su presunte torture e aggressioni ad alcuni giovani detenuti che, un paio di settimane fa, ha portato in cella e alla sospensione dal servizio di 21 guardie. A inviare i rinforzi per risanare la situazione in cui è precipitato il penitenziario, dove il personale, già ridotto all'osso, è stato falcidiato dagli arresti, è il Dipartimento per la Giustizia Minorile guidato da Antonio Sangermano, il quale nell'imminenza degli arresti aveva annunciato l'intervento per ripristinare "legalità e dignità umana". Il Dipartimento per la giustizia minorile, subito dopo l'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, ha inviato una squadra speciale di pronto intervento composta da una quindicina di agenti per tamponare l'emergenza e la grave carenza di organico. Ma dai prossimi giorni al posto di questa squadra arriveranno 47 unità: 25 'dirottate' nel carcere minorile dall'Ufficio Esecuzione Penale Esterna della Lombardia e altre 22 saranno applicate dal Dap in seguito a un interpello regionale. Oltre a ciò, nel penitenziario milanese un tempo ritenuto un modello in tutta Italia, verranno potenziate anche gli staff di educatori e psicologi.
W.Elffire--MC-UK